Il Fascicolo Previdenziale del Cittadino è uno strumento digitale messo a disposizione dall’INPS che consente ai cittadini di gestire online la propria posizione contributiva e previdenziale. Attraverso questo portale è possibile consultare e scaricare documenti personali come l’estratto conto dei contributi, le certificazioni (ad esempio la Certificazione Unica) e le comunicazioni ufficiali inviate dall’INPS. In pratica, il fascicolo previdenziale offre una visione completa e aggiornata della situazione previdenziale di ciascun utente, permettendo di monitorare i contributi versati, verificare lo stato di pensioni e altre prestazioni, seguire le proprie domande presentate e leggere la corrispondenza con l’Istituto. Di seguito vedremo cos’è nel dettaglio il fascicolo previdenziale INPS, a cosa serve, chi può accedervi e come utilizzarlo passo passo, incluse le modalità di accesso (SPID, CIE, CNS) e la soluzione delle problematiche più comuni.
Cos’è il fascicolo previdenziale e a cosa serve
Il fascicolo previdenziale del cittadino è il dossier personale sul portale INPS dove vengono raccolte tutte le informazioni previdenziali, assistenziali e contributive relative all’utente. In esso si trovano i dati sui periodi di lavoro e i contributi versati, le pratiche pensionistiche, le eventuali domande di prestazioni (disoccupazione, invalidità, ecc.) e i documenti fiscali come i modelli CUD/CU e il certificato di pensione OBIS/M. In sostanza, è un servizio online che offre al cittadino una visione completa e personalizzata della propria posizione previdenziale, senza doversi recare fisicamente presso gli sportelli. Tramite il fascicolo previdenziale è possibile monitorare la propria storia contributiva, controllare l’importo e i dettagli della pensione o di altre prestazioni in pagamento, scaricare certificati e comunicazioni ufficiali e svolgere molte altre operazioni in autonomia.
In particolare, tramite il Fascicolo previdenziale del cittadino si possono consultare, salvare e stampare:
- i documenti relativi alla posizione contributiva personale
- le certificazioni di carattere sanitario o reddituale
- la corrispondenza inviata dall’Istituto.
Questo significa che, ad esempio, un lavoratore può verificare se il datore di lavoro ha versato correttamente i contributi, un pensionato può controllare i pagamenti e scaricare il cedolino mensile, e chi ha richiesto una prestazione può seguire lo stato della propria pratica. In sintesi, l’INPS ha concepito il fascicolo previdenziale per offrire ai cittadini un punto unico di accesso a tutte le informazioni e ai servizi previdenziali che li riguardano.
Chi può accedere al fascicolo previdenziale
Il servizio Fascicolo Previdenziale del Cittadino è rivolto praticamente a tutti i soggetti iscritti o titolari di prestazioni presso l’INPS. In particolare, possono utilizzare questo strumento le seguenti categorie di persone:
- Pensionati – chi già riceve una pensione può accedere per consultare i cedolini, il proprio certificato di pensione, le dichiarazioni reddituali (campagne RED) e altre informazioni legate alla pensione.
- Lavoratori dipendenti (privati e pubblici) – tutti i lavoratori attivi possono vedere i contributi versati dai propri datori di lavoro e lo stato della propria posizione assicurativa. Questo vale sia per i dipendenti privati sia per i dipendenti pubblici, inclusi gli iscritti alle gestioni ex-INPDAP (dipendenti pubblici) per i quali sono disponibili anche i dati su TFR/TFS e provvedimenti specifici.
- Lavoratori autonomi e iscritti alla Gestione Separata – il fascicolo è accessibile anche ai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, professionisti) e a chi versa contributi nella Gestione Separata, permettendo di controllare i contributi accreditati e le eventuali pendenze o avvisi.
- Cittadini stranieri con posizione contributiva in Italia – non solo i cittadini italiani: anche i lavoratori di altre nazionalità che lavorano o hanno lavorato in Italia (e quindi hanno contribuzione versata all’INPS) possono accedere al proprio fascicolo previdenziale, utilizzando le medesime credenziali digitali.
- Persone coinvolte in pratiche di invalidità civile – il fascicolo è rivolto anche a chi ha presentato o deve presentare domanda di invalidità civile, permettendo di monitorare l’iter sanitario, consultare il verbale della visita medica e verificare l’esito delle domande. Ad esempio, chi attende il riconoscimento di invalidità potrà vedere nel fascicolo lo stato della pratica e scaricare il verbale una volta disponibile.
Da quanto sopra si evince che quasi tutti i contribuenti o beneficiari INPS possono accedere al fascicolo: è uno strumento pensato per lavoratori (di qualsiasi categoria), pensionati e cittadini che interagiscono con l’INPS. Anche i titolari di trattamenti di sostegno al reddito (NASpI, disoccupazione agricola, ecc.) rientrano tra gli utenti che possono trovare i propri dati nel fascicolo. L’INPS ha voluto estendere l’utilizzo di questo portale al maggior numero di utenti possibile, per consentire trasparenza e autonomia nella consultazione dei propri dati previdenziali.
Il fascicolo previdenziale non è invece pensato per i datori di lavoro o le aziende – questi ultimi hanno altri servizi dedicati (come il Cassetto Previdenziale per aziende, artigiani, agricoli, ecc.). Dunque, quando si parla di fascicolo “del cittadino”, si intende l’area personale riferita al singolo individuo (lavoratore o pensionato), e non agli enti o alle imprese.
Come accedere al Fascicolo Previdenziale INPS online
L’accesso al fascicolo previdenziale avviene esclusivamente online tramite autenticazione sul sito INPS. Non esistono versioni cartacee del fascicolo: bisogna collegarsi al portale inps.it ed entrare nell’area riservata. Per motivi di sicurezza e privacy, è necessario identificarsi con credenziali digitali personali. Dal 1° ottobre 2021, infatti, l’INPS non rilascia più PIN di accesso per gli utenti italiani (i vecchi PIN INPS sono stati disabilitati) e richiede l’utilizzo dello SPID o di credenziali elettroniche equivalenti. Di seguito sono riepilogati i metodi di autenticazione accettati e i relativi passaggi da seguire per entrare nel fascicolo previdenziale del cittadino:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) – È la modalità di accesso più diffusa. Occorre avere un account SPID attivo (ottenuto tramite uno dei provider autorizzati). Di seguito la procedura tipica di accesso con SPID:
- Collegarsi al sito ufficiale dell’INPS (www.inps.it) e cliccare sul pulsante “Accedi” in alto a destra (oppure cercare direttamente “Fascicolo previdenziale del cittadino” nella barra di ricerca del sito e selezionare il servizio).Si viene reindirizzati alla pagina di Autenticazione: qui scegliere l’opzione SPID tra le credenziali disponibili.Cliccare sul bottone “Entra con SPID”: comparirà l’elenco dei gestori di identità digitale accreditati. Selezionare il proprio Identity Provider (es. Poste, Aruba, TIM, Sielte, ecc. a seconda di dove si è attivato SPID).Si aprirà il modulo di login del fornitore SPID scelto: inserire le proprie credenziali SPID (nome utente e password) negli appositi campi.Confermare l’accesso tramite il metodo di verifica a due fattori previsto dal proprio SPID (ad esempio inserendo un codice OTP ricevuto via SMS, oppure confermando una notifica sull’app mobile del provider).Completata con successo l’autenticazione, il sistema reindirizza automaticamente all’area personale MyINPS e quindi alla pagina del Fascicolo Previdenziale. Da qui sarà possibile navigare tra le varie sezioni del proprio fascicolo (contributi, prestazioni, ecc.).
- CIE (Carta di Identità Elettronica) – In alternativa allo SPID, è possibile autenticarsi con la carta d’identità elettronica. In questo caso è necessario: – disporre della CIE in corso di validità e del relativo PIN (il PIN della CIE viene fornito metà al momento della richiesta carta e metà alla consegna); – avere un lettore di smart card NFC collegato al computer oppure uno smartphone dotato di interfaccia NFC con l’app “Cie ID”. Per accedere, dal sito INPS selezionare l’opzione CIE in fase di autenticazione e seguire le istruzioni: verrà richiesto di avvicinare la carta al sensore NFC e di inserire il PIN della carta. Una volta verificata l’identità tramite la CIE, l’utente sarà loggato nel portale INPS e potrà accedere al fascicolo. Nota: se si usa lo smartphone, è possibile inquadrare il QR code mostrato a schermo o utilizzare direttamente l’app CIE ID per completare l’accesso.
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi) – La CNS è un’altra credenziale digitale accettata dall’INPS. Può coincidere con la Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS) abilitata. Per usarla serve un lettore di smart card e i codici PIN/PUK associati alla carta. La procedura di login è simile alla CIE: scegliere CNS come metodo di accesso sul sito INPS, inserire la carta nel lettore e avviare l’autenticazione (potrebbe essere necessario aver installato prima il software specifico della propria regione per la TS-CNS). Dopo il riconoscimento, si entra nell’area riservata e si può aprire il fascicolo previdenziale.
- PIN INPS (solo per utenti autorizzati) – Come anticipato, l’INPS ha dismesso il PIN per i cittadini italiani, in favore di SPID, CIE e CNS. Dal 1° ottobre 2021 i PIN rilasciati in passato non sono più validi e non vengono più emessi nuovi PIN, salvo un’eccezione: i cittadini residenti all’estero sprovvisti di documento di identità italiano possono ancora richiedere un PIN dispositivo per accedere ai servizi INPS. Ciò avviene perché per alcuni utenti all’estero potrebbe non essere immediato ottenere SPID o CIE. In generale, comunque, la stragrande maggioranza degli utenti deve utilizzare SPID, CIE o CNS per autenticarsi. Se si è in possesso di un vecchio PIN dispositivo ancora memorizzato, questo oggi non funzionerà più per l’accesso ai servizi (va quindi necessariamente sostituito da una delle credenziali digitali).
- Delega per minori o persone incapaci – Un caso particolare riguarda i cittadini minorenni o coloro che non possono agire autonomamente (es. soggetti sotto tutela): non è consentito utilizzare credenziali SPID, CIE o CNS intestate a minorenni direttamente per l’accesso. L’INPS ha però introdotto la possibilità di delega dell’identità digitale: un genitore, tutore o curatore può farsi autorizzare ad accedere ai servizi INPS per conto del soggetto rappresentato. Ad esempio, un genitore può ottenere dall’INPS la delega SPID del figlio minorenne, presentando l’apposito modulo (chiamato Modulo AA08) presso una sede INPS oppure direttamente online tramite la funzione “Deleghe identità digitali” nell’area MyINPS. In questo modo, il delegato potrà autenticarsi con le proprie credenziali e poi operare come utente delegato, accedendo al fascicolo previdenziale del minorenne o dell’assistito. Questa soluzione garantisce che anche chi non ha capacità di agire online (minori, anziani non autonomi, disabili gravi) possa comunque usufruire dei servizi online tramite una persona di fiducia.
Cosa si può consultare nel fascicolo previdenziale
Una volta effettuato l’accesso, ci si trova di fronte al proprio Fascicolo Previdenziale all’interno dell’area MyINPS. L’interfaccia è organizzata in sezioni e menu che permettono di navigare tra le varie categorie di informazioni. Le funzionalità disponibili coprono praticamente ogni aspetto dei rapporti tra cittadino e INPS. Ecco i principali servizi e dati che si possono trovare e utilizzare nel fascicolo previdenziale del cittadino:
Contributi versati e posizione assicurativa
Risulta possibile consultare l’estratto conto contributivo, ovvero l’elenco di tutti i contributi pensionistici accreditati nella propria posizione. I periodi di lavoro risultano suddivisi per anno, con indicazione delle settimane o dei mesi accreditati e delle retribuzioni. In caso di discrepanze o contributi mancanti, il fascicolo offre uno strumento per inviare segnalazioni contributive all’INPS (ad esempio se il datore non ha versato dei contributi o se vi sono errori da rettificare). Questa sezione, chiamata spesso “Posizione assicurativa”, consente quindi al lavoratore di tenere sotto controllo la propria storia contributiva e assicurarsi che sia completa. È un’area utile anche per chi vuole valutare quando andrà in pensione, perché dall’estratto conto contributivo si può capire quanti anni di contributi risultano accumulati (eventualmente utilizzando poi altri servizi di simulazione pensionistica offerti dall’INPS).
Pensioni e prestazioni in corso
Nel fascicolo sono presenti le informazioni sulle prestazioni previdenziali di cui l’utente è titolare. Un pensionato, ad esempio, troverà la sezione “Pensioni del titolare” con l’elenco delle proprie pensioni (vecchiaia, anticipate, reversibilità, ecc.) e i relativi dettagli. Per ciascuna pensione si possono vedere i dati anagrafici, l’importo, la modalità di pagamento (accredito in banca o posta), l’eventuale ente pagatore e altre opzioni come le deleghe (ad esempio delega alla riscossione o delega sindacale). Sempre in questa sezione, oppure in “Pagamenti”, il pensionato può consultare ogni mese l’importo del rateo di pensione e verificare eventuali variazioni (come l’aggiunta della tredicesima, conguagli fiscali, trattamenti integrativi come il bonus 100 euro ex bonus Renzi, ecc.). Oltre alle pensioni, il fascicolo mostra anche altre prestazioni in pagamento: ad esempio chi percepisce la NASpI (indennità di disoccupazione) o altre indennità troverà traccia dei pagamenti ricevuti dall’INPS. Vi è infatti un elenco di pagamenti e prestazioni dove sono indicate le date di accredito e gli importi erogati. È uno strumento molto utile per sapere, ad esempio, quando viene pagata la pensione o la NASpI il mese successivo, poiché spesso il fascicolo viene aggiornato con la data di valuta del prossimo pagamento. Inoltre si può controllare se ci sono state sospensioni o ritardi.
Stato delle domande e delle pratiche
Il fascicolo previdenziale tiene traccia anche di tutte le domande presentate dall’utente all’INPS. Nella sezione spesso chiamata “Domande presentate” o “Stato di una pratica o di una domanda”, è possibile vedere l’elenco delle richieste inviate (es. domanda di pensione, richiesta di NASpI, domanda di assegno nucleo familiare, invalidità civile, bonus vari) e per ciascuna il relativo stato di avanzamento. Ad esempio, se avete presentato una domanda di pensione anticipata, nel fascicolo potrete vedere se è “Protocollata”, “In lavorazione”, “Accolta” o “Respinta”, e potrete visualizzare anche le lettere di accoglimento o reiezione emesse dall’INPS. In sostanza, questa funzione vi evita di dover chiamare gli uffici per sapere l’esito di una domanda: tutto è consultabile online, con la possibilità spesso di aprire il dettaglio della pratica e scaricare ricevute o comunicazioni relative alla domanda stessa.
Certificazioni e modelli fiscali
Il fascicolo previdenziale funge anche da archivio personale per vari documenti ufficiali rilasciati dall’INPS. In un’apposita sezione (denominata “Modelli” o “Documenti”) l’utente può scaricare certificati fiscali e attestati in formato PDF. Tra questi troviamo, ad esempio: la Certificazione Unica (CU) annuale – indispensabile per la dichiarazione dei redditi, che sostituisce il vecchio CUD – disponibile per gli anni recenti (dal 2015 in poi la CU, e i CUD unificati degli anni precedenti) ; il modello OBIS/M (detto anche certificato di pensione) che viene emesso ogni anno per i pensionati indicando il dettaglio della pensione di gennaio; eventuali certificati di pensione di reversibilità; e altre certificazioni fiscali relative a pagamenti INPS (ad esempio certificato fiscale per i professionisti che hanno percepito compensi dall’INPS). Tutti questi documenti possono essere visualizzati e scaricati direttamente dal fascicolo in qualunque momento, senza doverli richiedere allo sportello. Ad esempio, un pensionato può scaricare la propria CU per il 2022 dal fascicolo già a inizio anno successivo, e recuperare anche CU di anni passati se necessario (utile se deve fare dei controlli o regolarizzare vecchie dichiarazioni). Analogamente, se un utente ha bisogno di un duplicato di un vecchio CUD (ad es. il CUD 2012), può trovarlo nei documenti storici del fascicolo.
Comunicazioni e lettere dall’INPS
All’interno del fascicolo è presente la Cassetta postale online, ovvero un’area dove l’INPS rende disponibili in formato elettronico le comunicazioni ufficiali inviate al cittadino. In pratica, ogni volta che l’INPS invia una lettera cartacea (ad esempio l’esito di una domanda, la comunicazione di un appuntamento per visita medica, o una nota informativa), una copia viene depositata anche nella cassetta postale del fascicolo. Accedendo a questa sezione l’utente trova l’elenco delle comunicazioni (tipicamente in formato PDF) e può leggerle o scaricarle. Questo è molto comodo perché si ha uno storico di tutte le lettere inviate dall’INPS e non si rischia di perderle: anche se una lettera cartacea non arriva per disguidi postali, la sua versione digitale nel fascicolo funge da copia conforme. Inoltre, la cassetta postale è utile per chi preferisce gestire le comunicazioni online senza attendere il cartaceo. Vi sono anche funzioni di comunicazione telematica in uscita: ad esempio, attraverso il fascicolo alcuni utenti possono inviare documentazione o comunicazioni all’INPS, nelle circostanze previste (la scheda INPS cita una “banca dati per l’occupazione dei genitori” tra le comunicazioni telematiche, un servizio legato alle madri lavoratrici).
Invalidità civile
Per chi ha pratiche di invalidità civile, il fascicolo dedicata una sezione specifica alle certificazioni mediche e agli iter sanitari. Qui si può visualizzare il certificato medico introduttivo inserito dal medico per avviare la domanda di invalidità, controllare le fasi dell’iter sanitario (convocazione a visita, verbale, percentuale di invalidità riconosciuta) e vedere l’elenco delle domande di invalidità civile presentate e concluse. Una volta concluso l’iter, l’utente può anche scaricare il verbale definitivo di invalidità civile direttamente dal fascicolo. Questa funzione è molto importante perché spesso le comunicazioni su invalidità avvengono tramite raccomandata: averle subito disponibili online velocizza la conoscenza dell’esito. Inoltre, tramite il fascicolo invalidità l’utente può monitorare se bisogna inviare eventuali documenti integrativi o aspettare successive convocazioni. In breve, chi ha richiesto l’invalidità o ne è titolare trova nel fascicolo previdenziale tutti i riferimenti aggiornati alla propria pratica sanitaria.
Altri servizi integrativi
Il fascicolo previdenziale raccoglie anche una serie di servizi collaterali utili all’utente. Ad esempio, vi è una sezione dedicata alla Cessione del quinto (per i pensionati che hanno in corso prestiti con trattenuta sulla pensione): il fascicolo mostra i piani di cessione attivi, con importi e durate residue. Un altro servizio presente è “INPS Risponde”, che consente di visualizzare le domande o richieste di informazioni che l’utente ha eventualmente inviato all’INPS tramite il portale di contact center. In pratica, se avete utilizzato il servizio “Inps Risponde” per chiedere chiarimenti e non ricordate la risposta o il codice di protocollo, potete recuperarla nel fascicolo. Per i dipendenti pubblici iscritti alla gestione ex-Inpdap, il fascicolo include la visualizzazione di eventuali provvedimenti emessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici che li riguardano (ad esempio decreti di liquidazione del TFS, ricongiunzioni contributive, ecc.). Infine, il fascicolo è in continua evoluzione: l’INPS potrebbe aggiungere nuove funzionalità man mano che vengono digitalizzati altri servizi. Ad oggi, copre già praticamente tutto ciò che concerne contributi, pensioni e prestazioni del cittadino, fungendo da sportello unico virtuale.
Problemi comuni e soluzioni nell’utilizzo del fascicolo
Sebbene il fascicolo previdenziale sia uno strumento molto utile, può capitare di incontrare alcune difficoltà pratiche nell’accesso o nella consultazione. Di seguito riportiamo alcuni problemi comuni segnalati dagli utenti e i relativi consigli per risolverli:
- Errore “Sessione scaduta” o “Sessione di lavoro non valida”: questo messaggio compare talvolta quando si cerca di accedere direttamente a una pagina interna senza aver effettuato correttamente il login, oppure se la sessione è rimasta inattiva troppo a lungo. Soluzione: assicuratevi di accedere al fascicolo sempre partendo dal sito principale dell’INPS (pagina di autenticazione) e di non utilizzare vecchi “segnalibri” o link diretti che potrebbero non aggiornare la sessione. In caso compaia l’errore dopo il login, provate a chiudere il browser e ripetere l’accesso da zero. Spesso basta rifare l’autenticazione per ripristinare la sessione. Se il problema persiste, può essere utile cancellare i cookie del browser relativi a inps.it o utilizzare un browser diverso, poiché potrebbe essere un problema temporaneo del sito.
- Difficoltà nell’autenticazione SPID/CIE/CNS: in alcuni casi l’utente può avere problemi a loggarsi con la propria identità digitale – ad esempio password SPID dimenticata, malfunzionamento dell’app CIE, driver CNS non riconosciuto. Soluzione: per SPID, occorre rivolgersi al proprio gestore di identità per recuperare le credenziali (molti provider offrono il recupero password online). Per la CIE, assicurarsi che il lettore NFC sia installato correttamente e che la carta venga appoggiata bene; se si usa lo smartphone, controllare di avere l’ultima versione dell’app CIE ID. Per la CNS, verificare di aver installato i certificati e driver dal sito della propria Regione o ente che ha emesso la tessera. In generale, molti problemi di autenticazione si risolvono aggiornando i software o provando una modalità alternativa (es. se il QR code CIE non funziona, provare l’accoppiamento manuale, oppure se SPID di un gestore dà errore, riprovare dopo qualche minuto o con un altro browser).
- Credenziali scadute o non valide: lo SPID ha una scadenza periodica della password e richiede il rinnovo ogni 2 anni dell’identità – se non rinnovato, potrebbe non funzionare più. Analogamente, le CIE hanno una data di scadenza (coincidente con quella della carta d’identità) e i certificati CNS possono scadere. Soluzione: controllare regolarmente la validità delle proprie credenziali digitali. Se lo SPID è scaduto, rinnovarlo seguendo le istruzioni fornite dal gestore (in genere basta riconfermare alcuni dati prima della scadenza). Se la CIE è scaduta, occorre rinnovare la carta d’identità al Comune. Tenere presente che la sicurezza è fondamentale: usare sempre solo le proprie credenziali e non condividerle con terzi (a meno di attivare una delega ufficiale come spiegato prima).
- Informazioni mancanti o non aggiornate nel fascicolo: a volte gli utenti notano che alcuni dati nel fascicolo non compaiono oppure non sono aggiornati all’ultimissimo periodo. Ad esempio, contributi recenti potrebbero non essere ancora visibili, oppure una nuova pensione appena liquidata compare dopo qualche giorno. Soluzione: in genere è solo questione di tempo – la banca dati INPS si aggiorna periodicamente. I contributi di lavoro dipendente vengono di solito aggiornati dopo l’invio dei flussi Uniemens da parte del datore (possono esserci 1-2 mesi di ritardo). Se dopo parecchio tempo un contributo continua a mancare, si può usare la funzione di segnalazione contributiva come detto sopra, o contattare direttamente l’INPS. Per i pagamenti di prestazioni, di solito il fascicolo viene aggiornato qualche giorno prima dell’accredito: ad esempio la data di pagamento della pensione del mese successivo compare intorno a metà mese corrente. Se non vedete subito un’informazione, provate a ricontrollare dopo qualche giorno. In caso di disallineamenti o errori evidenti (es. un periodo contributivo sparito che prima c’era), è consigliabile rivolgersi all’INPS attraverso il servizio di Contact Center o tramite un patronato, segnalando il problema.
- Problemi tecnici del sito INPS: talvolta il portale INPS potrebbe non funzionare correttamente per tutti gli utenti, a causa di manutenzioni o sovraccarico. Ad esempio, durante ore di punta o scadenze importanti (come invio domande bonus) il sito potrebbe risultare lento o dare errori. Soluzione: verificare se il problema è generale – l’INPS ha un account Twitter (@INPS_it) e una sezione di “Notizie” sul sito dove comunica eventuali malfunzionamenti o manutenzioni in corso. Spesso anche siti terzi segnalano i down (ad esempio il portale Assistenza-Clienti.it mostra segnalazioni in tempo reale di altri utenti che non riescono ad accedere). In questi casi, l’unica soluzione è attendere e riprovare dopo qualche ora. Se invece il problema sembra legato al vostro account (es. un errore che altri non riscontrano), contattate l’INPS: potete chiamare il Contact Center al numero 803164 (gratuito da fisso) o 06164164 da cellulare, oppure inviare una segnalazione tramite INPS Risponde. In ultimo, se il portale web continua a darvi problemi, potreste utilizzare l’App mobile INPS (disponibile per smartphone) che offre alcuni servizi di consultazione: con le stesse credenziali è possibile accedere da mobile e controllare cedolini e certificati. L’app ha meno funzionalità rispetto al sito completo, ma per consultazioni semplici può essere una valida alternativa.
In generale, il fascicolo previdenziale è un servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e normalmente funziona in modo affidabile. L’INPS dichiara che il servizio di consultazione è sempre disponibile e gratuito, per cui qualsiasi problema tecnico è di solito temporaneo. Se riscontrate anomalie persistenti potete segnalarle all’INPS (ad esempio via email PEC all’indirizzo indicato nella scheda del servizio ), ma nella maggior parte dei casi riuscirete a risolvere con i suggerimenti sopra descritti.