La riqualificazione energetica degli edifici è diventata una priorità nell’agenda globale per la sostenibilità ambientale. Con l’aumento dell’attenzione verso le costruzioni ecosostenibili e l’efficienza energetica, molteplici soluzioni innovative sono state sviluppate per ridurre l’impatto ambientale degli edifici e migliorarne la performance energetica. In questo articolo, esploreremo gli aspetti chiave della riqualificazione energetica, analizzando tecnologie, incentivi e benefici derivanti da tali interventi.
Lo stato del patrimonio edilizio in Italia
Le città sono una delle principali fonti di emissioni di inquinanti, quindi è logico pensare ad azioni per ridurre questo fenomeno agendo sul settore residenziale privato, uno dei principali responsabili del consumo di energia.
Il miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio residenziale, oltre a generare benefici economici diretti per le persone, produrrebbe maggiore sicurezza energetica nazionale e contribuirebbe a raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2.
Secondo uno studio di MDPI (Benedetto Manganelli, Pierluigi Morano, Francesco Tajani e Francesca Salvo), oltre il 65% dei 12 milioni di edifici residenziali esistenti in Italia è stato costruito più di 40 anni fa, prima dell’introduzione di leggi sull’efficienza energetica in edilizia.
Quasi 3 milioni di unità abitative ricadono nelle ultime due categorie di prestazione energetica, evidenziando la necessità di importanti ristrutturazioni.
Incentivi e normative
L’Europa e gli stati membri, inclusa l’Italia, hanno stanziato fondi e creato strumenti per promuovere lo sviluppo dell’efficienza energetica (detrazioni fiscali, certificati bianchi, fondi rotativi, ecc.).
La legislazione europea (Direttiva 2002/91/CE e successive) obbliga i proprietari immobiliari a ottenere un Attestato di Prestazione Energetica (APE) prima di vendere o locare un immobile.
Edilizia Green: Analisi costi-benefici
Lo studio di MDPI valuta il vantaggio economico di investire nella riqualificazione energetica di edifici esistenti o di realizzare nuovi edifici ad alte prestazioni energetiche.
Viene sviluppata un’analisi costi-benefici dal punto di vista dell’imprenditore edile, stimando il contributo al prezzo derivante dalle diverse classi di prestazione energetica e confrontandolo con i costi di costruzione sostenibile. Il vantaggio finanziario cresce se l’investimento mira ad ottenere le migliori prestazioni energetiche e in aree dove il livello dei prezzi immobiliari è più basso.
In sintesi, il documento analizza la convenienza economica per gli imprenditori edili di investire in edifici energeticamente efficienti in Italia, fornendo una guida per le decisioni di produzione o trasformazione di immobili residenziali ad alta efficienza energetica.
Nei casi analizzati, investendo nelle migliori prestazioni energetiche in fase di nuova costruzione, si ha un vantaggio economico che cresce all’aumentare della classe di prestazione energetica perseguita.
I benefici sono maggiori nelle aree dove il livello dei prezzi immobiliari è più basso, in quanto i potenziali risparmi energetici hanno un peso relativamente superiore.
Lo studio fornisce una guida per gli investitori del settore delle costruzioni nel decidere se impegnarsi nella produzione o trasformazione di immobili residenziali ad alta efficienza energetica.
I risultati suggeriscono che attualmente in Italia la convenienza economica si ha soprattutto puntando alle massime prestazioni.
Progettazione ecosostenibile
La progettazione ecosostenibile è un approccio che mira a minimizzare l’impatto ambientale degli edifici lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla costruzione alla dismissione. Questo include l’utilizzo di materiali sostenibili, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e la riduzione dei consumi di risorse (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica). Un esempio di edificio sostenibile è il Bosco Verticale di Milano, che integra elementi naturali come alberi e piante nella struttura stessa dell’edificio (Stefano Boeri Architetti, 2021).
Impianti Fotovoltaici e Detrazioni Fiscali
L’installazione di impianti fotovoltaici rappresenta una delle strategie più efficaci per ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2. In Italia, la normativa prevede una detrazione del 65% per chi sceglie di installare un impianto fotovoltaico, come parte del cosiddetto “Ecobonus“. Questo incentivo rende l’investimento in fotovoltaico particolarmente vantaggioso, non solo per la sostenibilità ma anche dal punto di vista economico.
Riscaldamento a Pavimento: Efficienza e Comfort
Il riscaldamento a pavimento è un altro esempio di tecnologia che beneficia del bonus del 65%. Questo sistema distribuisce il calore in modo uniforme e risulta essere più efficiente dei tradizionali sistemi di riscaldamento. Inoltre, il comfort termico migliorato e la riduzione delle spese energetiche lo rendono una scelta preferita per molti durante la riqualificazione di edifici (http://www.enea.it).
Edilizia Green e Costruzioni Ecosostenibili
L’edilizia green, o ecosostenibile, si basa sull’utilizzo di materiali sostenibili e tecnologie avanzate per minimizzare l’impatto ambientale. Materiali come il legno certificato, la calce eco-compatibile e i mattoni di argilla sono solo alcuni esempi di come le moderne costruzioni possano essere realizzate in modo più sostenibile (Green Building Council – https://www.gbcitalia.org).
Case Green 2030: Incentivi e Normative
Il progetto Case Green 2030 mira a promuovere la trasformazione del parco immobiliare esistente in edifici a basso consumo energetico. Gli incentivi previsti spaziano da detrazioni fiscali a contributi diretti per chi decide di investire in tecnologie sostenibili e miglioramenti energetici.
La direttiva europea “case green” fissa gli obiettivi per gli Stati membri di ridurre il consumo energetico degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Per raggiungere questi target, il 55% della riduzione dovrà provenire dalla ristrutturazione del 43% degli immobili con le peggiori prestazioni energetiche. Ogni Paese definirà nei propri piani nazionali le modalità specifiche per il conseguimento degli obiettivi.
Inoltre, la direttiva stabilisce che tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030.
Vengono fissati un quadro metodologico comune per il calcolo della prestazione energetica integrata degli immobili e requisiti minimi obbligatori di efficienza energetica per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni del patrimonio esistente.
Per l’Italia, si stima che circa 5 milioni di edifici privati nelle classi energetiche peggiori F e G necessiteranno di essere riqualificati, di cui il 15% entro il 2030 e il 26% entro il 2033.
A livello europeo si calcola che saranno richiesti 275 miliardi di euro annui di investimenti fino al 2030 per la transizione green degli immobili residenziali. Per le singole famiglie italiane, i costi di adeguamento potrebbero variare indicativamente tra 20.000 e 60.000 euro a seconda della tipologia di interventi necessari.
Manutenzione Preventiva e Predittiva
La manutenzione preventiva e predittiva rappresenta un aspetto fondamentale nella gestione degli edifici sostenibili. Questa pratica non solo aiuta a mantenere l’efficienza degli impianti nel tempo ma permette anche di prevenire guasti, riducendo i costi di intervento e migliorando la sicurezza. Esempi significativi includono la diagnostica avanzata per impianti HVAC e il monitoraggio in tempo reale delle condizioni strutturali dell’edificio.
Adeguamento Energetico e Classe Energetica degli Immobili
L’adeguamento energetico di un edificio va di pari passo con l’ottimizzazione della sua classe energetica. Migliorare la classe energetica di un immobile non solo aumenta il suo valore di mercato ma contribuisce significativamente alla riduzione del consumo energetico totale e delle emissioni di gas serra.
Edilizia Green: le nuove frontiere dei materiali ecosostenibili, le tecnologie e i software
Materiali Ecosostenibili
Legno ingegnerizzato
Il legno ingegnerizzato, come il legno lamellare e i pannelli di legno massiccio, sta diventando sempre più popolare nell’edilizia green. Questi materiali sono realizzati utilizzando scarti di legno provenienti da processi di lavorazione o da alberi abbattuti per motivi di sicurezza o malattie. Attraverso un processo di laminazione e incollaggio, questi scarti vengono trasformati in prodotti strutturali solidi e resistenti.
Il legno ingegnerizzato offre numerosi vantaggi rispetto ai materiali tradizionali. Innanzitutto, il suo utilizzo riduce la necessità di abbattere alberi interi, contribuendo a preservare le foreste. Inoltre, i prodotti in legno ingegnerizzato hanno prestazioni strutturali superiori rispetto al legno massiccio convenzionale, consentendo una maggiore versatilità nella progettazione e una maggiore resistenza alle sollecitazioni.
Un esempio di applicazione del legno ingegnerizzato è l’edificio per uffici “Brock Commons” a Vancouver, in Canada. Questo grattacielo di 18 piani, completato nel 2017, è stato costruito principalmente con legno lamellare incollato, dimostrando che il legno ingegnerizzato può essere utilizzato anche per edifici di grandi dimensioni.
Calcestruzzo riciclato
Il calcestruzzo riciclato è prodotto utilizzando materiali di scarto, come detriti e rottami di demolizione. Questi materiali vengono triturati e mescolati con cemento, acqua e altri additivi per creare un nuovo calcestruzzo.
L’utilizzo del calcestruzzo riciclato riduce l’estrazione di materie prime e l’impatto ambientale complessivo. Inoltre, il riciclo dei detriti da costruzione e demolizione contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti che finiscono nelle discariche.
Il calcestruzzo riciclato può essere utilizzato in diverse applicazioni edilizie, come pavimentazioni, sottofondi e persino strutture portanti. Tuttavia, è importante notare che le sue proprietà possono variare rispetto al calcestruzzo tradizionale, a seconda della percentuale di materiale riciclato utilizzato e della qualità dei detriti di partenza.
Un esempio di progetto che ha utilizzato il calcestruzzo riciclato è il “Terminal 2” dell’aeroporto di San Francisco. Circa il 25% del calcestruzzo utilizzato nella costruzione era composto da materiali riciclati, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del progetto.
Isolanti naturali
Gli isolanti naturali, come la lana di pecora, la fibra di canapa e il sughero, stanno guadagnando popolarità nell’edilizia green grazie alle loro proprietà ecologiche e alle prestazioni termiche eccellenti.
La lana di pecora è un sottoprodotto dell’industria dell’allevamento ovino e rappresenta un’alternativa sostenibile agli isolanti sintetici. Oltre ad essere un materiale rinnovabile, la lana di pecora offre buone proprietà di isolamento termico e acustico, oltre a essere traspirante e resistente al fuoco.
La fibra di canapa, invece, è un materiale a base vegetale derivato dalla pianta di canapa. La sua produzione richiede poca acqua e pesticidi, rendendola una scelta ecologica. Inoltre, la fibra di canapa è un ottimo isolante termico e acustico, ed è resistente alla muffa e agli insetti.
Il sughero è un materiale naturale ricavato dalla corteccia della quercia da sughero. È un eccellente isolante termico e acustico, oltre ad essere resistente al fuoco e agli agenti atmosferici. Il sughero può essere utilizzato come isolante per pareti, tetti e pavimenti.
Un esempio di progetto che ha utilizzato isolanti naturali è la “Casa Solare Mediterranea” in Italia. Questa abitazione eco-sostenibile è stata costruita utilizzando lana di pecora per l’isolamento delle pareti e del tetto, garantendo un elevato comfort termico e un basso impatto ambientale.
Tecnologie Innovative
Stampa 3D
La stampa 3D, o additive manufacturing, sta rivoluzionando il modo in cui vengono progettati e costruiti gli edifici. Questa tecnologia consente di creare componenti e strutture direttamente da modelli digitali 3D, strato dopo strato, utilizzando materiali come plastica, metallo o cemento.
L’utilizzo della stampa 3D nell’edilizia offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, riduce gli sprechi di materiale, poiché vengono utilizzate solo le quantità necessarie per la costruzione. Inoltre, consente di creare componenti personalizzati e geometrie complesse, che sarebbero difficili o impossibili da realizzare con i metodi tradizionali.
Un esempio in questo senso è quello di Manufactura, che stampa mattoni a partire da scarti di gusci d’uova.
Prefabbricazione
La prefabbricazione è un approccio in cui gli edifici o i loro componenti vengono costruiti in fabbrica e poi assemblati sul sito di costruzione. Questo metodo offre numerosi vantaggi in termini di sostenibilità.
Innanzitutto, la costruzione in fabbrica consente un maggiore controllo sulla qualità e sulla precisione, riducendo gli sprechi e gli errori. Inoltre, le condizioni controllate dell’ambiente di fabbrica riducono l’esposizione agli agenti atmosferici e alle intemperie, prolungando la durata dei materiali.
Un altro vantaggio della prefabbricazione è la riduzione dei tempi di costruzione sul sito. Poiché molti componenti vengono assemblati in fabbrica, il tempo di installazione sul cantiere è significativamente ridotto, riducendo l’impatto ambientale legato alle attività di cantiere.
Un esempio di progetto che ha utilizzato la prefabbricazione è l’edificio per uffici “The Leadenhall Building” a Londra. Questo grattacielo di 48 piani è stato costruito utilizzando un sistema di prefabbricazione che ha consentito di assemblare le strutture in acciaio e calcestruzzo in fabbrica, riducendo i tempi di costruzione e l’impatto ambientale sul sito.
Sensori e Automazione
L’integrazione di sensori e sistemi di automazione negli edifici consente di monitorare e ottimizzare l’uso di energia e risorse in modo intelligente ed efficiente.
I sensori possono essere utilizzati per rilevare e monitorare diversi parametri ambientali, come la temperatura, l’umidità, la qualità dell’aria e i livelli di illuminazione. Questi dati vengono poi elaborati dai sistemi di automazione per regolare automaticamente le impostazioni dell’edificio, come il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione e l’illuminazione.
Questo approccio consente di ridurre significativamente il consumo energetico e le emissioni di gas serra associate al funzionamento dell’edificio. Inoltre, l’automazione può essere integrata con fonti di energia rinnovabile come i pannelli solari o le turbine eoliche, massimizzando l’efficienza energetica complessiva.
Un esempio di applicazione di sensori e automazione è il progetto “The Edge” ad Amsterdam. Questo edificio per uffici, completato nel 2014, è stato progettato con oltre 28.000 sensori che monitorano costantemente le condizioni ambientali e regolano automaticamente il riscaldamento, il raffreddamento, l’illuminazione e persino la posizione delle tende, in base alle preferenze degli occupanti e alle condizioni esterne.
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