L’anno appena iniziato segnerà una vera rivoluzione nel mondo della ricerca online e del posizionamento sui motori (SEO), con il tanto atteso arrivo anche in Italia della nuova esperienza di ricerca generativa di Google denominata SGE. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali implicazioni avrà per gli specialisti SEO.
Cos’è la Search Generative Experience di Google
La Search Generative Experience (SGE) è la nuova modalità di ricerca sviluppata da Google che utilizza l’intelligenza artificiale per fornire risposte più rapide, approfondite e contestualizzate alle query degli utenti. Si tratta di un salto in avanti rispetto all’attuale sistema di risultati testuali basati solo sul matching keyword.
Grazie agli algoritmi di linguaggio naturale, SGE è in grado di comprendere il significato complessivo delle domande poste dagli utenti ed estrarre o generare automaticamente le risposte più rilevanti da fonti autorevoli. Il tutto in pochi istanti.
L’obiettivo di Google è offrire un’esperienza di ricerca più simile a una conversazione, meno impersonale e più efficace nel soddisfare i reali bisogni informativi delle persone.
Stando a quanto sappiamo da fonti oltreoceano, dove la SGE è ormai attiva su diversi account di test, a seconda dell’industry di riferimento e della complessità della query, la SGE interviene dal 30% al 70% delle chiavi di ricerca attivate.
Quando arriverà la SGE in Italia?
Dopo una prima fase di test negli Stati Uniti, Google dovrebbe progressivamente estendere la nuova esperienza di ricerca SGE anche agli altri mercati nel corso del 2024. Come spesso accade, Google si basa su queste lunghe fasi di test massivo nei mercati più avanzati (USA in primis) per il fine tuning dei suoi nuovi prodotti prima del rilascio su scala globale. Per l’Italia, seguendo il piano di rilascio graduale adottato per altre novità, è molto probabile che SGE verrà introdotta tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Nel frattempo, la questione cruciale per molti SEO specialist riguarda il ‘cosa fare’ per prepararsi a questo cambiamento epocale.
L’impatto di SGE sarà notevole e le aziende dovranno farsi trovare preparate.
Come cambia la SEO con SGE
L’introduzione della ricerca generativa avrà conseguenze importanti sulle strategie e le tecniche di posizionamento organico. Vediamo due aspetti chiave.
Contenuti di qualità
Con SGE la componente semantica e di valore dei contenuti diventerà ancora più importante ai fini del posizionamento. Testi ben scritti, approfonditi e aggiornati saranno premiati dall’algoritmo.
User experience
L’esperienza di navigazione offerta agli utenti acquisirà maggiore peso. Siti ottimizzati per la fruizione da mobile, veloci e facili da usare avranno una marcia in più.
Questo avanzamento promette di rinnovare non solo il modo in cui le informazioni sono rappresentate agli utenti – caroselli di immagini, video, superfici più o meno interattive in cui si mostrano contenuti estrapolati dai siti web.
Proprio qui, sulla questione dei dati strutturati, dei contenuti di valore i professionisti SEO dovranno adattare le loro metodologie.
Il Futuro della Ricerca con la SGE
L’arrivo della Search Generative Experience (SGE) segna l’inizio di una nuova era per la ricerca online. Per alcuni aspetti si tratta di una vera e propria rivoluzione, se non altro per i risultati che potrebbe portare nel mondo della ricerca. Con la SGE, Google si propone di modificare profondamente l’interazione tra gli utenti e i motori di ricerca, passando da un sistema di risposta statico a una conversazione interattiva con contenuti dinamici e personalizzati. I siti che propongono contenuti statici, malamente ottimizzati in termini di meta-dati, senza contenuti originali, potrebbero venire penalizzati.
Per gli specialisti SEO, questa svolta comporta una riconsiderazione delle strategie attuali, volgendo l’attenzione verso un approccio incentrato sull’utente, sull’ottimizzazione basata sull’intenzione di ricerca e sul valore aggiunto che i contenuti possono apportare. Senza mai tralasciare un approccio data-driven, però magari focalizzandosi meno su quelle metriche di per sé ormai per certi versi obsolete (es: Numero totale utenti).
Evoluzione nella Ricerca: Rich Snippet e Contenuti Primari
Con l’introduzione della SGE, la SEO si evolverà oltre l’ambito delle parole chiave, per abbracciare sempre più un’ottimizzazione incentrata su entità e concetti, con l’obiettivo di nutrire la rete di conoscenze di Google.
Evoluzione dei Rich Snippet
I rich snippet manterranno un ruolo chiave, ma si prevede che diventeranno più complessi. Sarà fondamentale non solo fornire informazioni ben strutturate, ma anche assicurarsi che questi snippet possano rispondere a domande più articolate e diversificate, integrando dati generati possibilmente in tempo reale da Google.
Contenuti Primari
I contenuti che si posizioneranno in modo prominente nei risultati di ricerca saranno quelli che dimostrano una forte autorevolezza e che soddisfano pienamente l’intenzione di ricerca dell’utente. Sarà quindi essenziale investire in contenuti di alta qualità, sostenuti da una robusta architettura di link interni e da un’ottimizzazione tecnica senza difetti.
Per i SEO, prepararsi all’avvento della SGE implica:
- Studiare il Comportamento degli Utenti: Comprendere le intenzioni di ricerca sarà ancora più critico, richiedendo un’analisi dettagliata del comportamento degli utenti e delle loro necessità informative.
- Creare Contenuti di Alto Valore: Sviluppare contenuti che non solo rispondano alle domande degli utenti, ma che siano anche pensati per generare coinvolgimento e valore a lungo termine.
- Focalizzarsi sulla Semantica: Evolvere da una SEO basata su parole chiave a una SEO incentrata su temi e intenzioni di ricerca, approfittando delle capacità semantiche degli algoritmi di Google.
La SGE costituisce sia una sfida che un’opportunità per i professionisti SEO. Sarà vitale rimanere aggiornati, flessibili e proattivi di fronte ai cambiamenti per mantenere visibilità e successo nel panorama digitale in evoluzione.
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