Quando si effettua un bonifico, una domanda frequente è: “Cosa scrivere nella causale?”
Anche se non è obbligatoria per legge nei bonifici normali, indicarla correttamente è sempre una scelta saggia. La causale, infatti, descrive il motivo del trasferimento di denaro, aiutando a tracciare le operazioni e a evitare problemi con il fisco. Questo semplice dettaglio può fare la differenza, soprattutto se l’Agenzia delle Entrate dovesse richiedere spiegazioni.
Perché è Importante la Causale?
Molti sottovalutano l’importanza della causale, lasciando il campo ‘oggetto’ vuoto o scrivendo qualcosa di generico. Tuttavia, specificare il motivo del bonifico può risparmiarti spiacevoli situazioni. Per esempio, senza una causale chiara, il destinatario potrebbe imputare il pagamento a una finalità diversa da quella reale, creando confusione o dispute. Inoltre, in caso di accertamenti fiscali, la causale diventa una prova fondamentale per dimostrare la natura dell’operazione.
Un esempio? Pensiamo al caso in cui si paghi un affitto: se non si specifica a quale mese si riferisce il pagamento, il proprietario potrebbe considerare quella somma come rimborso per altre spese. Una causale precisa elimina ogni dubbio e protegge entrambe le parti coinvolte.
Come Scrivere una Causale Correttamente
Non esistono formule prestabilite dalla legge per scrivere una causale, ma alcune indicazioni possono aiutarti a scegliere le parole giuste. La regola generale è essere chiari e specifici. Ad esempio, se stai pagando una fattura, indica il numero del documento e, se possibile, il motivo del pagamento.
Se devi trasferire denaro per motivi personali, come un regalo o un prestito, usa termini semplici ma esplicativi. Un errore nella causale non invalida il bonifico, ma può creare problemi interpretativi, soprattutto in caso di verifiche fiscali.
Quali Causali Usare per non incorrere in Controlli del Fisco
Donazioni e Prestiti
Per donazioni tra familiari o amici, è sufficiente indicare diciture semplici come “donazione”, “regalo” o “prestito infruttifero”. Se il trasferimento ha uno scopo specifico, meglio precisarlo, ad esempio:
- “Regalo per battesimo Giovannino”
- “Prestito per acquisto auto a Ugo Fraccica”
Per importi elevati, è consigliabile redigere anche una scrittura privata per documentare formalmente l’operazione.
Pagamenti di Servizi e Prodotti
Quando il bonifico serve per saldare una fattura o acquistare un bene, è importante richiamare i riferimenti del documento. Ad esempio: “Saldo fattura n. 123 del 15/12/2024 per organizzazione catering”. Questo aiuta il destinatario a identificare immediatamente il pagamento e semplifica la contabilità.
Se il bonifico riguarda il pagamento di beni o servizi, la causale dovrebbe includere i riferimenti alla fattura o al contratto. Ad esempio:
–> “Acconto fattura n. 45 del 10/01/2025 per Acquisto Divano”
Indicare se si tratta di un acconto o del saldo finale può essere utile per evitare ambiguità.
Il bonifico parlante per Ristrutturazioni e Bonus Edilizi
Per accedere alle detrazioni fiscali legate a lavori di ristrutturazione, è necessario effettuare il cosiddetto “bonifico parlante”. Questo tipo di bonifico richiede l’inserimento di alcune informazioni obbligatorie, come il codice fiscale di chi effettua il pagamento, la partita IVA dell’impresa e il riferimento normativo che consente la detrazione. Le banche spesso offrono moduli dedicati, rendendo più semplice l’operazione. Tuttavia è possibile inserire anche a mano le seguenti informazioni nel campo oggetto:
- Codice fiscale del pagante
- Partita IVA dell’impresa che ha eseguito i lavori
- Riferimento alla norma che consente la detrazione
Ad esempio: “Bonifico lavori edilizi art. 16-bis DPR 917/86, pagamento fattura n. 456 del 15/03/2026”.
Le causali bonifico da utilizzare per Affitti e Locazioni
Per i canoni di locazione, è importante indicare il mese e l’anno di riferimento. Una causale adeguata potrebbe essere:
• “Canone di locazione gennaio 2025 Viale Alessandro Volta 45/A, Firenze”
Specificare il periodo aiuta a evitare fraintendimenti e garantisce una corretta contabilizzazione del pagamento.
Pagamenti di Parcelle
Per saldare una fattura o una parcella professionale che dir si voglia, la causale dovrebbe includere il numero della fattura e, se necessario, il tipo di attività svolta. Ad esempio: “Acconto fattura n 25/2025 per consulenza legale”; “Saldo parcella n. 789 del 01/12/2024 per consulenza legale”.
Causali da usare per Affitti e Locazioni
Se il bonifico riguarda un affitto, specifica il mese di riferimento. Scrivere qualcosa come “Canone locazione dicembre 2024, contratto n. 001” elimina ogni ambiguità.
Pagamenti Condominiali
Per il pagamento delle quote condominiali, è utile specificare il periodo e il tipo di spesa. Ad esempio, “Pagamento quote condominiali ordinarie marzo 2025” è una causale chiara e completa.
Giroconti
Se stai trasferendo denaro tra due conti intestati a te stesso, una causale semplice come “Giroconto personale” è sufficiente.
Causale Bonus Mobili
Se stai effettuando un bonifico per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici nell’ambito del Bonus Mobili, è fondamentale compilare la causale in modo corretto per beneficiare della detrazione fiscale del 50%. Questo bonus è riservato all’acquisto di mobili nuovi e di elettrodomestici di classe energetica non inferiore a A+ (o A per forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia iniziata dal 1° gennaio 2020.
Per garantire il diritto alla detrazione, la causale del bonifico dovrebbe riportare le informazioni essenziali, come:
- La dicitura relativa all’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici per il Bonus Mobili.
- Gli estremi della fattura o dello scontrino che documentano l’acquisto.
- Eventuali riferimenti alla ristrutturazione edilizia a cui è collegato l’acquisto.
Un esempio di causale corretta potrebbe essere:
“Acquisto mobili e grandi elettrodomestici per Bonus Mobili 2024, pagamento fattura n. 6595A del 15/01/2024”.
Ricorda che i pagamenti devono essere effettuati con strumenti tracciabili come bonifico bancario, carta di credito o di debito. Non è necessario utilizzare il “bonifico parlante” previsto per le spese di ristrutturazione edilizia, ma è importante conservare la documentazione attestante il pagamento e le fatture d’acquisto per eventuali controlli.
Cosa Fare in Caso di Errori nella causale
Se sbagli la causale di un bonifico, puoi sempre rimediare. Se si tratta di un bonifico ordinario (non SEPA veloce), la maggior parte delle banche permette di revocare l’operazione entro un certo limite di tempo. È importante non trascurare gli errori, soprattutto se riguardano importi rilevanti o trasferimenti legati a detrazioni fiscali.
Causale e Accertamenti Fiscali
Ricorda che la causale non vincola l’Agenzia delle Entrate. Anche se scrivi “donazione”, l’autorità fiscale può indagare per verificare che non si tratti, ad esempio, di un pagamento per una prestazione non dichiarata. La recente ordinanza della Cassazione (19 giugno 2024, n. 16850) ha ribadito che, in assenza di giustificazioni valide, ogni versamento può essere considerato un reddito.
Questo rende ancora più importante indicare sempre una causale chiara e veritiera. Una buona abitudine che ti protegge da eventuali contestazioni.
Scrivere una causale corretta non è solo una questione di buona pratica, ma anche una forma di tutela personale. Anche se non obbligatoria, una causale ben formulata aiuta a mantenere ordine nelle tue finanze e a prevenire fraintendimenti con il destinatario o con le autorità fiscali.
La prossima volta che devi effettuare un bonifico, prenditi qualche minuto per scrivere una causale chiara e precisa. È un piccolo sforzo che può evitarti grandi complicazioni in futuro.
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